Recensione: Something Left Vol.2 - Resho & Mastrobeat

"Something Left Vol.2" è il titolo del secondo album di Fabio Resciniti in arte "Resho", uno dei mentori del rap bresciano, accompagnato da Mastrobeat, da anni ormai al suo fianco come produttore . Il progetto, esce dopo ben quattro anni dal suo primo volume ed è composto da 13 brani prodotti interamente Mastrobeat e da Non Dire Chaz. Il disco contiene anche le collaborazioni di Astio, Nevek e Jago. L'ascolto del disco è abbastanza scorrevole; le produzioni musicali sono versatili, mantengono sempre una base hip hop standard ma è sempre presente la maestria di Mastrobeat che inserisce sonorità ricercate miste tra funky e soul.
Il flow dell'artista di Bresciano è semplice e sempre pulito ma allo stesso tempo particolare e può colpire o meno l'ascoltatore. Un punto a favore è sicuramente la velocità con la quale scandisce le parole con la quale permette a chi ascolta di capire tutti i concetti che l’artista inserisce nel brano. I contenuti sono senza dubbio interessanti, accompagnati da rime semplici e dirette. Resho si concentra molto sul sociale e inserisce anche i propri pensieri politici; ripercorre i propri passi ricercando la sua vita in vecchi testi, riproponendoli oggi.
La traccia migliore dell'album forse è "Universi di Protesta" con la collaborazione di Astio che dà quel tocco grezzo al prodotto. In questo brano si può scorgere il desiderio di ribellione al sistema; è un inno alla propria libertà di pensiero, ci fa capire di non credere a tutto quello che ci viene imposto e a chi va controcorrente Resho dice che è “… il tasto di accensione per le teste spente”. A condire il tutto una fantastica produzione di Mastrobeat.
Un'altra traccia interessante è "Pisciaci Su" feat. Non Dire Chaz, beat e ritmo incalzanti, parla di come la nostra mente può essere manipolata facilmente attraverso diversi mezzi.
In generale il disco è molto interessante e ne consigliamo vivamente l’acquisto!
Per maggiori info www.resho.it

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